Le agenzie online (es. Booking, Trivago ecc.) lavorano in internet attraverso piattaforme informatiche per la gestione del commercio elettronico (catalogo dell’offerta, raccolta di ordini-prenotazioni, gestione dei pagamenti). Esse si presentano con modalità simili alle guide online, con la differenza che non richiedono la quota di iscrizione e non rendono visibili né il collegamento al sito internet aziendale, né i recapiti per mettersi in contatto con le aziende inserzioniste: gli acquisti di prodotti e soggiorni turistici, infatti, vengono gestiti direttamente dall'agenzia, la quale trattiene una quota di commissione commerciale sui corrispettivi versati dagli utenti. L’iscrizione in un'agenzia online non prevede dunque un investimento fisso periodico per l'imprenditore agrituristico, ma si paga con le commissioni commerciali (% sul valore delle transazioni) relative a ciascun ordine di prodotti o prenotazione di soggiorni andato a buon fine. Sarà compito dell’azienda agrituristica verificare con attenzione il contratto di servizio con l'agenzia online, valutandone la convenienza in funzione della qualità delle informazioni sull’offerta, dell’internazionalizzazione (traduzione multilingua dei testi), dell'indicizzazione sui motori di ricerca, della commissione richiesta, delle eventuali clausole limitative riguardanti la libertà di vendita diretta dei prodotti o dell’ospitalità e del tempo da dedicare alla gestione della propria offerta. (Galasso et al, 2016).