Il marketing mix comprende l'insieme dei fattori, controllabili o manovrabili dall'offerta, che influenzano la domanda di determinati beni o servizi. Gli agriturismi, rispetto alle aziende tradizionali, agiscono contemporaneamente su mercati differenti, che propongono molteplici tipologie di comfort, atmosfera, servizi e prezzi; risulta perciò ragionevole l'utilizzo di più metodologie di classificazione, componendo marketing mix diversi che assicurino comunque un buon equilibrio tra le varie componenti. La formula base del marketing mix dell'agriturismo è definita dalle 4 P (Barone e Nicosia, 2003):
1) Product: Dimensione camere, zona ristorante, atmosfera, look, sistemi di servizio, orario, personale, stile, immagine individuale e di staff, posizione, trasporti, accessibilità, materiali, impianti, attrezzature, sistemi di gestione, management.
2) Price: Prezzo base, pacchetti, prezzo commerciale, strategie dei prezzi, sistemi di pagamento, convenzioni, allotment, cards (carte e schede).
3) Place: Canali commerciali diretti e indiretti.
4) Promotion: Pubblicità, gadget, segnaletica, relazioni pubbliche, comunicazioni con il mercato, vendite interne, vendite dirette, training (educational ecc.).
Attraverso le 4 P, definite anche “leve di marketing”, l'azienda agricola sarà in grado di assicurarsi un corretto posizionamento sul mercato. Il posizionamento può essere definito come la percezione definitiva del prodotto da parte del consumatore: come lo vede e lo considera rispetto a tutti gli altri prodotti che soddisfano le stesse esigenze nello stesso mercato (Borriello et al, 2015).
Di seguito verranno esaminati le varie componenti del marketing mix agrituristico, tenendo a mente, come precedentemente accennato, che nel caso di un agriturismo la distinzione tra uno e l’altro non è così nitida e che all’interno di ogni componente sono molteplici i tasti da modulare.
1) Politiche di prodotto
Gestire un prodotto in ottica di marketing significa pianificare ed eseguire tutte le attività aventi come oggetto il prodotto stesso, restando fedeli all'obiettivo di soddisfare i desideri del cliente, in coerenza con le altre leve del marketing mix. È inoltre essenziale ricordare che in un agriturismo il prodotto è composto da molteplici fattori, sia materiali che immateriali. Tra i fattori che più di altri devono caratterizzare il prodotto “agriturismo” rientrano (Borriello et al, 2015):
La vacanza agrituristica ed i servizi in essa reperibili non devono essere omologati alla classica vacanza convenzionale, in quanto si deve cercare di far vivere al cliente un'esperienza che sia ben differente dallo stile di vita di città; per questo motivo l'azienda in questione deve assolutamente possedere i servizi appena elencati e, per differenziarsi dalla concorrenza, può solo cercare di essere migliore delle altre nel realizzarli. Per quanto riguarda, invece, la fornitura di servizi accessori a quelli principali (es. campo da tennis, piscina, navetta ecc.), l'imprenditore agrituristico ha una maggiore libertà di manovra ma, come già affermato nel paragrafo precedente, essi si devono conciliare con le esigenze richieste del mercato primario dell'azienda, in quanto tanti sono i fattori richiesti da certi segmenti, ma assolutamente non richiesti da altri.
Un'altra peculiarità delle politiche di prodotto in agriturismo è quella della relazione con il cliente (costumer loyalty). Il gestore dell'attività agrituristica non può limitarsi a fornire le chiavi dell’alloggio come accade nella gestione di una catena alberghiera ma, al contrario, deve risultare gentile, cordiale, disponibile e accogliente. Il titolare dell'azienda deve essere una persona con una storia alle spalle legata al territorio, informata e acculturata nei confronti della realtà circostante, sui prodotti tipici e sulle sue tradizioni; disposta a dare informazioni, a spiegare la cultura del luogo, a rispondere alle domande. Per il turista dell'agriturismo, inoltre, è fondamentale un’atmosfera familiare e calorosa, che lo faccia sentire accolto in modo non artificiale, ma vedendo che il gestore ha riservato parte del suo tempo per prendersi cura di lui. Occorre, infine, trasmettere entusiasmo tramite una filosofia di vita che si rifletta sulla propensione ad accogliere e a fare sentire le persone a casa propria, facendo risaltare il calore umano. Come ultima cosa è necessario sottolineare come non solo il titolare dell'azienda agrituristica, ma tutto il personale della stessa deve contribuire a creare un'atmosfera improntata all'accoglienza, attraverso l'utilizzazione di pratiche inerenti al concetto di marketing interno.
2) Politiche di prezzo
I prezzi proposti per i vari servizi o prodotti offerti contribuiscono in maniera significativa a determinare il loro posizionamento nella percezione del cliente, in quanto quando si parla di prezzo ci si riferisce al più immediato elemento di confronto con i concorrenti. Nell’agriturismo l’aspetto finanziario è molto importante; non solo per la tariffa in sé, ma soprattutto perché esso può alterare la relazione di autenticità con il gestore: nello spaccio dell’azienda agrituristica, per esempio, il consumatore medio si aspetta di pagare i prodotti a un prezzo inferiore rispetto al supermercato, perché a livello emotivo questo dimostra coerenza con la percezione di agriturismo ma, sul piano razionale, molti individui sono a conoscenza del fatto che i costi di produzione sono maggiori rispetto ai grandi produttori, data la scala più ridotta e l’impiego di tecniche naturali. Alla luce di ciò, sarà compito dell'imprenditore agricolo proporre prezzi che risultino coerenti con le aspettative dei clienti, tenendo conto dei seguenti fattori (Borriello et al, 2015):
Una volta fissato il prezzo indicativo, si potrà procedere ad attuare strategie mirate come, ad esempio, la politica della price discrimination, che consiste nel fissare prezzi differenziati in base a una serie di variabili, come il periodo o il mese dell’anno, il segmento di clientela a cui ci si rivolge, il canale distributivo utilizzato ecc.
3) Politiche di distribuzione o canali commerciali
Un canale commerciale è definito dall’insieme dei passaggi attraverso i quali un prodotto o un servizio raggiunge l’utilizzatore finale.
A seconda del percorso che i beni seguono, i canali di distribuzione si distinguono in (fonte: www.glossariomarketing.it):
Nel caso dell'azienda agrituristica, il dettagliante è rappresentato dall’agenzia viaggi e il grossista dal tour operator; sarà quindi compito dell'imprenditore agricolo analizzare i canali commerciali a disposizione, al fine di selezionare quelli che meglio si prestano a porre il potenziale cliente nella condizione ideale per conoscere, apprezzare ed acquistare i prodotti e i servizi forniti dal suo agriturismo. In base a quanto appena descritto, siamo ora in grado di affermare che il canale commerciale prediletto dai proprietari di un'azienda agrituristica risulta essere quello diretto e che tale scelta è giustificata da quattro motivi principali (Borriello et al, 2015):
Data la forte propensione del cliente finale a servirsi di Internet e la scarsa fiducia nutrita dalle agenzie di viaggio e dai tour operator nei confronti degli agricoltori, negli ultimi anni sono sorti diversi intermediari che operano on line (es. Agriturismo.it, Agriturismievacanze.it, Agriturist.it ecc.), aventi come scopo quello di facilitare la vendita e la promozione del prodotto “agriturismo”. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di operatori privati (in alcuni casi controllati da organizzazioni agricole), che offrono agli agricoltori svariati servizi: realizzano iniziative promozionali e informative, propongono una gamma di soluzioni piuttosto ampia, facilitano il compito di ricerca su Internet per i consumatori e, soprattutto, fungono da garanti per la presa di contatto con i tour operator (in base ai sondaggi, la maggior parte degli agriturismi scelti da un tour operator viene precedentemente visitata e valutata dal personale di un sito di intermediazione online).
4) Politiche di Comunicazione
Il gestore dell’agriturismo, dovendo accogliere la clientela letteralmente in casa propria, gode della possibilità di stabilire un rapporto diretto con i consumatori-utenti, senza dover necessariamente dipendere dalla contrattazione con intermediari commerciali tipica della commercializzazione all’ingrosso della produzione agricola. L’azienda agrituristica, sfruttando questa peculiarità, può divenire protagonista del proprio marketing, determinandone le strategie sia attraverso l’autonoma comunicazione di informazioni sulla propria offerta, sia avvalendosi di numerosi strumenti di informazione, promozione, pubblicità e commercializzazione, con l'obiettivo di fidelizzare coloro che hanno già avuto modo di conoscere i prodotti e servizi offerti e di attrarre contemporaneamente nuovi interlocutori (Galasso et al, 2016).
Sebbene fino a 15-20 anni fa il mezzo maggiormente utilizzato per interloquire col mercato era rappresentato dalla carta stampata, oggi lo scenario è radicalmente cambiato, in quanto comunicazione e marketing si fanno ormai soprattutto grazie ai seguenti strumenti basati sull'utilizzo del web (Galasso et al, 2016):
Restano tuttavia ancora molto potenti anche alcune categorie comunicazionali appartenenti al passato come, ad esempio, il “passaparola” (le voci che circolano fra le persone, i consigli di parenti e amici arrivati durante una cena o una qualsiasi occasione di conversazione). Sarà compito dell'imprenditore agricolo attuare una strategia di comunicazione che preveda l'utilizzo di un mix di strumenti “vecchi” (giornali, nelle guide “cartacee” di settore, fiere) e “nuovi” (web, social), al fine di fornire garanzie e fattori di rassicurazione ai possibili clienti, che spesso vedono ancora l’agriturismo come un oggetto misterioso. All’estero, per esempio, la parola “agriturismo” risulta poco conosciuta e un ingente numero di fasce di consumatori non ha ben chiaro cosa si possa fare in una simile struttura, pensando che dopo un giorno siano già terminate le possibili attività: “dopo aver munto la mucca e fatto un giro a cavallo si torna in stanza e non c’è più nulla da scoprire”. L’eccellenza che spesso contraddistingue le attività multifunzionali va quindi raccontata e spiegata al cliente potenziale in modo semplice ma inequivocabile, facendo attenzione a non trascurare gli aspetti di base che le caratterizzano, al fine di poter ottimizzare l'orientamento delle scelte di consumo (Borriello et al, 2015).
Analizziamo di seguito le principali tecniche tradizionali di comunicazione utilizzabili dall'azienda agricola multifunzionale (ci occuperemo di illustrare dettagliatamente le differenti pratiche di internet marketing nel paragrafo seguente) (Galasso et al, 2016):