L’Europa è patria di molte delle destinazioni preferite dai viaggiatori di tutto il mondo. Nel corso degli anni, il turismo ha cambiato il volto delle città europee. Da un lato, le innovazioni del settore, come le compagnie aeree a basso costo o i servizi di alloggio, hanno permesso a quasi tutti di viaggiare in posti nuovi. Dall’altro lato, però, molte aree hanno subito gli effetti di un turismo di massa, che ha innescato un processo di standardizzazione dei valori tipici-locali, così come diversi meccanismi economici hanno danneggiato gli aspetti naturalistici e sociali di culture storiche, come quelle in Italia.
Così nasce la consapevolezza dell’impatto del turismo ed emergono varie soluzioni per mitigare la comprovata sensibilità del suolo in cui si opera. Tali attività economiche stanno cambiando la società e di conseguenza l’ambiente. Modelli equilibrati come quelli di Ecobnb, Fairbnb e gli agriturismi permettono non solo di proteggere l’ecosistema e la cultura, ma anche di diffondere una consapevolezza sul tema della sostenibilità e sulle sue pratiche di realizzazione.
L’ospitalità verrà così caratterizzata da un benessere condiviso?
Xenía, l’ospitalità, era una pratica fondamentale nella Grecia antica. Era una forma di amicizia tra un ospitante e il suo ospite, che potrebbero anche esser stati completamente estranei l’uno all’altro. L’ospitante offriva il vitto e l’alloggio, con il solo scambio di gratitudine e riconoscenza. Almeno in parte, possiamo ispirarci alla saggezza di ieri.
